cambiare prospettiva

Do il via a una rubrica che chiamerò “Pensare per immagini”.

Faccio un esperimento: metto insieme parole e immagini per dare un senso ai pensieri.

/pro·spet·tì·va/

Dal punto di vista linguistico, il vocabolo “prospettiva” deriva dal latino “prospectivus” e significa “che assicura la vista“.

Per Luca di Biase “è una parola magnifica, che unisce il senso dello spazio e quello del tempo”.

Per Annamaria Testa è il senso di tutto e per Kubrick è senza dubbio centrale.

La prospettiva può essere lineare, aerea o… variabile

Imparare a guardare in prospettiva è un buon esercizio di visione e ci aiuta a inquadrare le cose diversamente. È un modo di appropriarsi del visibile ma anche dell’invisibile.

In fotografia può essere accentuata regolando l’apertura del diaframma e mettendo a fuoco più piani, ovvero giocando con la profondità di campo.

È proiezione, ordine e senso di controllo. È guardare distante senza perdere il senso della misura.

Guardare in prospettiva

In questi giorni di quarantena provo a guardare in prospettiva e, confesso, a volte ci riesco, altre volte no.

Sì, il lato oscuro ogni tanto emerge e in certi momenti fatico a mettere a fuoco; le linee parallele anziché convergere in un punto di fuga, vagano senza direzione e incontrano domande, perlopiù senza risposta.

È il senso della prospettiva a mettere ordine, gerarchie e senso nel rapporto […] tra ciascuno di noi e l’intera realtà. E tra ciascuno di noi e il suo immaginario.

Annamaria Testa

La prospettiva ci restituisce la realtà anche se, in realtà, è un inganno. E il cervello lo sa che non è così, ma di solito si lascia ingannare volentieri, e percepisce più piccolo l’oggetto lontano.

“Lontano dagli occhi, lontano dal cuore”, giusto? 

No, aspetta, perché sulla stessa linea di mira, con occhi e cuore, c’è pure la mente, come disse il buon vecchio (anche se un tantino inflazionato) Cartier Bresson.

Ah già, la mente. Dove sono le certezze? Distanti.

Distanza

Non è mai stata tanto sentita come in questo periodo.

Distanti dagli altri rimane il tempo per (e con) sé e ognuno prova a “gestirsi” a proprio modo, chi più chi meno.

Ma, ehi, se si cambia il punto di vista per magia la prospettiva cambia e in fondo basta solo spostarsi un po’, proviamo a farlo almeno di stanza in stanza. Per fortuna io ho pure il giardino!

La musica è una bella cura, alzo il volume.

“Ho bisogno di una prospettiva, di un nuovo punto di vista, me l’ha detto l’oculista: ye ye, ye ye” .

“Ho bisogno di una prospettiva, come negli anni ‘60, con la radio che mi canta: ye ye, ye ye”.

Caparezza Giotto Beat

Pensare per immagini | Prospettiva

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